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La dieta Scarsdale: come funziona

Scarsdale: la dieta lampo delle star di Hollywood

La dieta Scarsdale è una dieta incredibilmente famosa, soprattutto negli Stati Uniti, molto simile alla dieta Atkins e che viene puntualmente rilanciata di anno in anno nel periodo estivo da media e influencer. Sono innumerevoli le star di Hollywood che dichiarano di averla sfruttata con incredibili risultati, soprattutto in vista di dimagrimenti repentini (ad esempio per recitare in ruoli ben precisi).

La dieta Scarsdale è infatti una dieta low-carb, al limite con la chetogenica, che si dimostra efficacissima nella lotta rapida ed effettiva al grasso ostinato. E’ stata inventata negli anni ’70 dal Dott. Herman Tarnower e garantisce una perdita di peso complessiva che può arrivare a raggiungere soglie di 450g/die. Si basa su alcuni principi fondamentali che la rendono estremamente restrittiva ma al tempo stesso semplice da seguire: niente grammature, niente calcoli calorici.

Per seguire la Scarsdale è sufficiente attenersi alle “regole di base” fornite nel testo ufficiale del dott. Tarnower e portare avanti il percorso per 7/14 giorni al massimo. Si tratta infatti di una dieta dell’ultimo minuto, drastica ma che in quanto tale sottopone il corpo ad uno stress non indifferente e che, proprio per questo motivo, va seguita per periodi di tempo brevissimi.

I principi alla base del regime Scarsdale: regole di base

La Scarsdale non ha un menù fisso da rispettare, vengono proposti i cibi consentiti e gli stessi devono esser fatti ruotare, a proprio piacimento, durante il corso delle due settimane di regime dietetico. Si basa su una riduzione drastica dell’apporto glucidico e bandisce pertanto tutte le fonti di carboidrati particolarmente dense, dalle patate, alla frutta, ai farinacei.

Ovviamente sono banditi per lo stesso motivo anche i legumi, sebbene discretamente proteici. I grassi vanno ridotti anch’essi semplicemente evitando i condimenti unti (olio, burro, grasso) e prediligendo fonti proteiche magre. Carni e pollame vanno infatti “sgrassate” prima del consumo, anche se provenienti da tagli tendenzialmente magri.

Non è necessario conteggiare le kcal e, mediamente, si arriva a raggiungere introiti di circa 800kcal/die, pochissimi soprattutto se considerata l’assenza quasi totale di carboidrati. La dieta Scarsdale promuove inoltre il consumo giornaliero di pompelmo o spremuta pura di pompelmo, che secondo l’autore e gli studi ai quali si appoggia per sostenere le sue tesi sembrerebbe favorire la combustione dei grassi.

Ma vediamo assieme i principi attorno ai quali far ruotare i propri pasti:

  • Consumare esclusivamente 3 pasti al giorno, senza spuntini. Gli unici spuntini concessi sono sedano e carote da sgranocchiare, crudi e privi di condimento, tra un pasto e l’altro
  • Bandire totalmente il consumo di alcolici, bevande gassate e zuccherate. Consentiti té, caffè e tisane ma amari o dolcificati attraverso dolcificanti artificiali a 0kcal.
  • Tutte le carni devono essere magre, eventuali tracce di grasso e pelle (come nel caso del pollame) vanno eliminate prima della cottura
  • Bandire i condimenti grassi, dalla maionese, al burro, all’olio. Via libera invece ad aceto e limone
  • Mangiare a sazietà ma senza esagerare: la bilancia non serve, è sufficiente regolarsi ad occhio
  • Durante i 14 giorni di regime sarà necessario consumare 18 porzioni di pompelmo in totale, da suddividere in 14 colazioni e 4 pranzi o cene
  • Le verdure sono consentite ed anzi consigliate, così come è consigliato bere almeno 1,5lt d’acqua al giorno

Dieta Scarsdale, consigli per la composizione del menù e alimenti vietati

Tra gli alimenti consentiti troviamo pollo, tacchino, carne bovina e suina proveniente da tagli magri, pesce o crostacei (no sgombro o salmone, soltanto pesci “magri” come merluzzo e orata), formaggi magri come fiocchi di latte o ricotta light e uova intere, da consumare con molta moderazione. Sono consentite tutte le verdure e i vegetali a foglia verde. Il pompelmo può essere sostituito, occasionalmente, con mezza coppa di ananas o anguria fresche tagliate a dadini.

Per comporre il proprio menù Scarsdale sarà sufficiente consumare una porzione di frutta a colazione e dedicare i pasti a fonte proteica + verdure consentite, ricordandosi di sostituire la porzione di verdure, 4 volte in totale durante i 14 giorni, con una porzione di pompelmo. Occasionalmente, poi, sarà possibile consumare una fetta di pane integrale.

Nella dieta Scarsdale si consiglia inoltre di astenersi assolutamente dall’attività fisica, è consentita una passeggiata a ritmo sostenuto di circa 30 minuti ogni giorno ma si raccomanda di portarsi dietro una bustina di zucchero per rispondere ad eventuali abbassamenti della glicemia.

Per chi è indicata la Scarsdale? Chi dovrebbe evitarla? Pro e contro…

La dieta Scarsdale è poco indicata quindi per potersi incastrare nelle esigenze di vita di persone particolarmente attive, perché potrebbe portare a cali di energia non indifferenti e a conseguenze fisiche gravi. Nell’arco di 5/6 giorni di regime stretto, il corpo esaurirà le proprie scorte di zuccheri muscolari ed epatiche ed inizierà a produrre corpi chetonici per tenersi in vita (ricavati direttamente dal grasso, che verrà quindi “sfruttato” al 100%) . I corpi chetonici hanno potere anoressizante ed euforizzante, vi faranno sentire energici e sopprimeranno l’appetito. E’ questo il motivo principale per il quale la dieta sebbene davero privativa risulti alla fine così “semplice” da seguire, anche se per soli 14 giorni.

E’ sconsigliata per chiunque soffra di problemi renali o epatici e per chiunque svolga lavori pesanti. Dovrebbe tenersene inoltre alla larga chiunque soffra di patologie tiroidee o metaboliche. La chetosi è pericolosissima per chi soffre di diabete di tipo 1 e l’assenza di carboidrati, sebbene momentanea, può peggiorare le condizioni tiroidee. Questo non è un problema nei sogetti sani (che hanno una ripresa pressoché immediata) ma potrebbe esserlo in coloro che  già presentanodifficoltà ormonali.

I pro e i contro della dieta a zona

I Pro della dieta Scarsdale

  • Soppressione dell’appetito, fame perfettamente sotto controllo grazie ai corpi chetonici
  • Perdita di peso effettiva, rapida e a carico soprattutto della massa grassa
  • Regime breve e tutto sommato non dannoso, fattibile per i sogetti sani

E i Contro

  • Affaticamento renale causato da alti livelli proteici e assenza quasi totale di carboidrati, innescante la chetosi
  • Dieta troppo restrittiva: fattibile ma a rischio di effetto yo-yo, le abuffate e i sensi di colpa con regimi di questo tipo sono dietro l’angolo
  • Regime troppo approssimativo; il calcolo dei nutrienti “ad occhio” rischia di far consumare ancora meno calorie rispetto alle 800/1000 previste, che sono già di per sé una miseria

Anna

Appassionata di fitness e sport all'aria aperta. Amo viaggiare, ascoltare buona musica durante i miei workout e, ovviamente, scrivere di salute e benessere qui su Diete.blog

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