Il termine “cronodieta” è stato ideato nel 1992 da due medicii italiani, Mauro Todisco e Paolo Marconi, entrambi appassionati studiosi della cronobiologia, la scienza che si occupa dello studio delle variazioni chimiche e ormonali dell’organismo durante l’arco delle 24h. La cronobiologia è da sempre utilizzata in medicina per aiutare l’attecchimento delle cure farmacologiche.
E’ ben noto a tutti, ad esempio, che i farmaci cortisonici riescono ad espletare al meglio le loro funzioni se assunti di sera, per una serie infinita di ragioni ormonali e neurali che si attivano man mano che diminuisce l’esposizione alla luce solare.
Che cos’è la Cronodieta?
La cronodieta è una dieta finalizzata al dimagrimento o, per meglio dire, alla ricomposizione corporea. La sua struttura semplice e rispettosa della salute fa sì che la si possa sfruttare anche come stile alimentare da seguire vita natural durante. E’ utilizzatissima soprattutto in alcuni ambiti ben precisi, come ad esempio in ambito sportivo. Il nostro corpo alterna infatti durante la giornata fasi anaboliche (di costruzione) a fasi cataboliche (di distruzione). Entrambe le fasi permettono l’accrescimento globale e indistinto del peso coroporeo o la sua riduzione; ma sfruttarle a proprio favore potrebbe far sì, ad esempio, che venissero sfruttate le fasi cataboliche per bruciare soprattutto grassi (e non muscolo) mentre quelle anaboliche per costruire massa magra e non, invece, accumulare grassi di deposito.
Per farlo, sebbene la cronodieta proponga uno schema semplice ed intuitivo da seguire che andremo a vedere tra poco, sarebbe comunque il caso di conoscere anche solo sommariamente i principi che stanno alla base delle regole proposte, così da poterli sfruttare in funzione anche ai propri orari.
La cronodieta propone infatti uno schema standard che ben si adatta allo stile di vita comune della stragrande maggioranza della popolazione ma potrebbe non funzionare su chi ad esempio fa orari leggermente sballati a causa di turni notturni o impegni lavorativi e non solo. In questi casi, la dieta va riadattata a quelle che sono le esigenze del singolo individuo.
I principi alla base della cronodieta: ormoni e cicli circadiani
Secondo le tesi sulle quali si appoggia la cronodieta, il mattino sarebbe il momento più indicato per consumare i cibi molto grassi, come olio, noci, mandorle, avocado e cocco. La fase centrale della giornata, indicativamente dalle 12 alle 17 sarebbe quella più indicata per consumare i cibi altamente glucidici, con picchi durante il pomeriggio, mentre la sera l’assunzione di questi ultimi andrebbe limitata moltissimo a favore invece del consumo di cibi proteici come carne, pesce, pollo e via di seguito.
Tra un pasto e l’altro dovrebbero passare almeno 3/4 ore e la cena andrebbe consumata almeno 3 ore prima di andare a dormire e soltanto se si è affamati. Dal momento che il tutto è basato sul rispetto dei normali cicli circadiani e dalle oscillazioni ormonali dell’organismo, la cronodieta spinge molto sull’autoanalisi e sull’ascolto dei segnali inviati dall’organismo.
Ad esempio, pare che il pomeriggio sia quasi scontata la richiesta da parte del corpo di cibi zuccherini: nel momento in cui ne avrete voglia dovrete “sfruttare” la richiesta fisiologica del vostro corpo e assecondarla, senza forzare in alcun modo le sue esigenze in fatto di orari.
Ma scopriamo il perché analizzando uno ad uno gli ormoni coinvolti nei processi circadiani:
- GH: è comunemente chiamato anche “ormone della crescita”. Si attiva nelle ore serali per favorire la riparazione dei tessuti e la creazione di nuove cellule. Favorisce la sintesi proteica e quindi la costruzione di massa muscolare ed è altamente lipolitico; raggiunge il suo picco massimo intorno alle 24 e, per poter espletare al meglio le sue funzioni, richiede alti quantitativi di proteine. Il tutto, associato ad una quasi assenza di carboidrati nelle ore serali (come suggerito dalla cronodieta) porta alla costruzione di muscolo e al non-accumulo, o addirittura all’utilizzo a scopi energetici, di grasso corporeo.
- Cortisolo: conosciuto anche come “ormone dello stress”. E’ altamente catabolico e favorisce l’accumulo di grasso a livello addominale. Il picco massimo è registrato durante le ore notturne e va scemando durante la giornata. Al mattino i livelli sono ancora molto alti.
- Insulina: è l’ormone anabolico per eccellenza, ma se stimolato eccessivamente favorisce anche l’accumulo di grasso. La sua attività, nelle prime ore della giornata, è contrastata dai livelli elevati di cortisolo, motivo per il quale bisognerebbe consumare i cibi altamente glucidici proprio in questa fase.
Lo schema alimentare della cronodieta perfetta
La cronodieta non denomizza alcuna categoria di alimenti, si propone infatti come dieta sana e bilanciata da seguire secondo le norme del buon senso. Sappiamo tutti cosa fa bene e cosa fa male, privilegiare sempre fonti di alimenti sani e limitare l’assunzione di bevande zuccherate ma anche stimolanti (come té e caffé) è un buon punto di partenza per ottenere dimagrimenti evidenti senza sforzi eccessivi.
Per seguirla in maniera semplice e intuitiva sarà sufficiente rispettare il seguente schema di base:
- Colazione: non troppo lontana dal risveglio e a base di glucidi (come ad esempio fette biscottate+ miele o marmellata)
- Spuntino n.1: frutta
- Pranzo: a base di glucidi (come pasta o riso o pane) e verdure fresche a volontà
- Spuntino n.2: frutta
- Cena: proteine (come carne o pesce) e verdure a volontà, ma evitando quelle più zuccherine come barbabietole e spinaci.
Ricordarsi, poi, di non associare mai le proteine con i carboidrati e di preferire invece l’associazione di questi ultimi in accoppiata ai grassi. Consigliati quelli sani derivati da olio, frutta secca e pesce e sconsigliati quelli meno salutari (burro, margarina e affini). Le bevande come caffè e vino non andrebbero mai consumate dopo un pasto ricco di carboidrati.
I Pro della Cronodieta
- Salutare e semplice da seguire, anche sul lungo periodo
- Adatta agli orari della stragrande maggioranza della popolazione
- Basata su uno stile molto simile a quello della dissociata, e quindi in grado di favorire la funzionalità intestinale
- Adatta agli sportivi, che possono sfruttare a proprio favore per la riparazione e costruzione muscolare l’introito glucidico della prima parte della giornata, soprattutto se si allenano in mattinata o nel primo pomeriggio
I Contro della Cronodieta
- Poco adatta a chi è costretto a fronteggiare orari sballati a causa di impegni lavorativi e/o familiari
- Come tutte le diete in stile dissociato limita di molto il lato fantasioso, si è costretti a fare scelte che portano a portare in tavola piatti piuttosto semplici e mai elaborati
- In persone poco abituate al mangiar sano “ascoltare” i segnali del proprio corpo potrebbe non essere semplice e potrebbe, per esempio, portarli a mangiare di più o prima degli orari previsti
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